Dal 1° luglio 2007 in Italia, come nel resto dell’Unione Europea, è scattata la completa liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica. Questo significa che tutti possono scegliere liberamente un nuovo venditore di elettricità o cambiare contratto, selezionando sul mercato libero l’offerta ritenuta più interessante e conveniente. Si tratta di una scelta volontaria, non obbligata. A partire dal 2023, è prevista invece la fine del Mercato Tutelato, pertanto, gli utenti che ancora non hanno scelto il proprio fornitore di energia elettrica, dovranno selezionare, tra i venditori del Mercato Libero, quello che ritengono possa meglio rispondere alle proprie necessità e abitudini di consumo. A partire dalla data stabilita dal Decreto Milleproroghe, infatti, gli utenti non potranno più avere accesso alle tariffe di maggior tutela.
Sì. Grazie alla “liberalizzazione” del mercato, i consumatori possono decidere in ogni momento di cambiare contratto scegliendo un’offerta del mercato libero o mantenere ancora la fornitura alle condizioni fissate dall’Autorità, il cosiddetto servizio di maggior tutela, disponibile solo per le famiglie e le piccole imprese (se connesse in bassa tensione, con meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro).
Sì. Per aderire ad una nuova offerta, basta stipulare il contratto con il fornitore prescelto: sarà questo ad inoltrare la richiesta di recesso al vecchio fornitore e ad occuparsi delle procedure necessarie ad attivare la nuova fornitura. Non va fatto alcun intervento sugli impianti e sui contatori: cambia infatti solo la gestione commerciale e amministrativa della fornitura. Una volta completato il passaggio, sarà il nuovo fornitore ad inviare le bollette. La continuità e la sicurezza del servizio devono restare assicurate. L’impresa di distribuzione che gestisce la rete elettrica locale, rimane la stessa anche se si sceglie di cambiare il proprio fornitore.
Sì, in ogni momento e senza oneri, esercitando la facoltà di recesso nel rispetto delle modalità e dei termini contrattualmente stabiliti. Inoltre, il cliente ha diritto al ripensamento entro 14 giorni dalla conclusione dello stesso. Per esercitare il diritto di ripensamento, il cliente è tenuto a informarci della sua decisione di recedere dal contratto, senza spiegarne le ragioni, a mezzo raccomandata A/R all’indirizzo ILLUMIA S.p.A., Via de’ Carracci, 69/2 – 40129, Bologna, o inviando un fax al n. 051.04.04.055 oppure un’email a servizioclienti@illumia.it.
No, fino a gennaio 2022 il passaggio al mercato libero è una libera scelta del cliente. I clienti che non sottoscrivono alcuna nuova offerta del mercato libero continuano a mantenere il proprio fornitore che garantisce il servizio di Maggior Tutela, alle condizioni economiche stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.