Un impianto fotovoltaico è un sistema che permette di produrre in autonomia energia elettrica sfruttando la luce solare. I pannelli trasformano i raggi del sole in elettricità, mentre l’inverter la rende utilizzabile all’interno dell’abitazione. L’impianto può essere completato con un sistema di accumulo, utile per conservare l’energia prodotta in eccesso.
Un impianto fotovoltaico senza accumulo produce energia che può essere utilizzata solo nell’istante in cui viene generata. Se non consumata, l’energia in eccesso non viene conservata ma immessa nella rete elettrica nazionale, con la possibilità di ottenerne un rimborso. Un impianto dotato di batterie di accumulo, invece, consente di immagazzinare l’energia non utilizzata per renderla disponibile in un secondo momento, ad esempio durante la notte o nelle giornate nuvolose. Quando le batterie sono completamente cariche, anche in questo caso, l’energia eccedente viene comunque immessa in rete.
Le batterie permettono di conservare l’energia prodotta dai pannelli quando non viene immediatamente consumata o quando la produzione supera i bisogni dell’abitazione. In questo modo si riduce la dipendenza dalla rete elettrica e si ottimizza l’autoconsumo, sfruttando al massimo l’energia rinnovabile generata dall’impianto.
L’installazione è possibile solo su coperture di edifici residenziali. Nei condomini, quindi, è necessario che l’impianto venga posizionato sul tetto comune. Se il tetto non è ad uso esclusivo, occorre ottenere preventivamente l’autorizzazione dell’assemblea condominiale.
Il sistema di accumulo conserva l’energia prodotta in eccesso durante le ore di sole e la rende disponibile quando l’impianto non produce abbastanza, ad esempio la sera, di notte o nelle prime ore del mattino. È formato da una o più batterie, solitamente al litio, e da un dispositivo elettronico che gestisce automaticamente i cicli di carica e scarica. Se le batterie sono già completamente cariche, l’energia continua a essere immessa nella rete nazionale, con successivo rimborso.
La superficie necessaria dipende dal tipo di tetto. Su tetti a falda servono circa 6 m² per ogni kW installato (ad esempio, un impianto da 3 kW richiede circa 18 m²). Su tetti piani lo spazio richiesto aumenta a circa 10 m² per kW, a causa delle strutture di supporto: un impianto da 3 kW richiederà quindi circa 30 m².
La Legge di Bilancio 2025 consente di usufruire delle detrazioni fiscali nell’ambito del Bonus Casa, con percentuali variabili in base all’immobile e al soggetto che sostiene la spesa. Per la prima casa, la detrazione è pari al
50% delle spese effettuate nel 2025, mentre scende al 36% per quelle sostenute nel 2026 e 2027, fino a un massimo di 96.000 euro. Per seconde case e altri soggetti ammessi, la percentuale è del 36% nel 2025 e del 30% nei due anni successivi, con lo stesso limite di spesa. Per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro è previsto un tetto massimo di detrazioni Irpef: fino a 14.000 euro per chi ha un reddito compreso tra 75.000 e 100.000 euro e fino a 8.000 euro per chi supera i 100.000 euro, con correttivi legati al numero di figli a carico. Per informazioni dettagliate su requisiti e modalità di accesso è consigliabile consultare i testi normativi
ufficiali (Legge di Bilancio, Agenzia delle Entrate, Enea) o rivolgersi a un professionista qualificato.
In media, dal momento dell’installazione all’effettivo allaccio alla rete possono trascorrere dalle 4 alle 12 settimane. Queste tempistiche possono ridursi o allungarsi in funzione al distributore locale e alla complessità dell’intervento.